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BARO DROM ORKESTAR ad Ambra (Bucine)
L’IRRESISTIBILE SUONO GLOBALE
DI BARO DROM ORKESTAR
martedì 28 luglio . AMBRA – BUCINE (AR) . Piazza Filzi – ore 22
Con la sua irresistibile “Power Gipsy Dance” torna a Orientoccidente la Baro Drom Orkestar, martedì 28 luglio, ad Ambra, in piazza Filzi alle ore 22.
Tradizione, innovazione ma soprattutto originalità sono le parole chiave che contraddistinguono il progetto Baro Drom. Klezmer, musica armena, pizzica salentina e balkan, il tutto suonato con una formazione atipica (senza fiati), con violino elettrico, fisarmonica e con una base ritmica, contrabbasso elettrico e batteria modificata, dall’attitudine molto rock e, nonostante l’impostazione di base, poco “world”. Ma la loro peculiarità è che, oltre a una serie di brani tradizionali completamente stravolti, buona parte del repertorio è di propria composizione.
Questi sono i Baro Drom. Un possibile suono globale, ma anche un irresistibile invito a ballare! Nel corso degli anni infatti la band si è fatta apprezzare soprattutto dal vivo esibendosi in Italia e all’estero. Ma un grande successo ha avuto anche “Genau!” il secondo album del quartetto, pubblicato da Musicastrada Records: composizioni originali, nel solco della tradizione, e molta energia.
All’appuntamento con l’undicesima edizione di Orientoccidente, la Baro Drom Orkestar, nel suo “special Ambra event” si presenta con Modestino Musico (fisarmonica); Vieri Bugli (violino ed effetti); Michele Staino (contrabbasso elettrico); Gabriele Pozzolini (batteria e percussioni).
L’evento è una produzione originale Orientoccidente/Musicastrada ed è organizzato in collaborazione con il Comune di Bucine, Terre D’Ambra, Proloco Ambra, Società Cooperativa Drammatica Filarmonica di Ambra e si svolge nell’ambito della manifestazione “Notti d’Ambra”.
Ingresso libero.
COMPANATICA [ MIGRANTE ] a Pulicciano – Castelfranco Piandiscò (AR)
UN PRANZO SOCIALE E MUSICA CON LA SCENA MUTA
SUL PRATOMAGNO.
domenica 26 luglio . PULICCIANO – CASTELFRANCO PIANDISCO’ (AR) . Centro storico – ore 13
Nuovo appuntamento fra buon cibo, natura, convivialità e musica per Orientoccidente 2015. Questa volta è nel centro storico di uno dei borghi più accoglienti del Pratomagno, Pulicciano, nel comune di Castelfranco Piandiscò. Domenica 26 luglio, alle ore 13, nel centro storico, “open air”, si svolgerà il pranzo promosso dall’Associazione La Scena Muta, un’organizzazione fiorentina che sta raccogliendo molta della musica emergente e indipendente della scena toscana e promuove iniziative importanti e innovative. Come è appunto “Companatica”, un mix di buona cucina, voglia di stare insieme e musica (la band ospite, oltre a suonare alla fine del pranzo, è protagonista di un video live girato in cucina…): un’appuntamento che si ripete da alcuni anni nei luoghi più particolari di Firenze e dintorni. Incontrando il Festival Orientoccidente, Companatica non poteva che diventare “Companatica migrante” e il menu è curato da Johnny the Butcher e Natura in casa, a base di panzanella di farro, porchetta di Piandiscò con pane buono, coste di bietola alla parmigiana, dolce della mamma (di Pablo), acqua e vino.
La band ospite è il Secondo Appartamento, melodie e ritmi che appartengono al pop folk con testi che si ispirano alla tradizione cantautorale italiana. Il nome sta a indicare un luogo immaginario popolato da personaggi anche socialmente emarginati e dai componenti stessi del gruppo, raccontati poi nelle loro canzoni: “il Secondo Appartamento vuole essere un luogo di rifugio per chiunque non si senta adeguato al mondo in cui vive”. Con Guido Legnaioli (voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, cassa a pedale); Martina Agnoletti (voce, oboe, xilofono, ritmiche); Andrea Gabrielli (basso elettrico); Giuliana Ancillotti (tastiera, voce); Patrizio Castiglia (violino).
Companatica va quindi alla scoperta di luoghi suggestivi e spesso antichi, non lontani da Firenze: dopo i tortelli mugellani in riva al lago approda adesso sotto al Pratomagno grazie al Festival Orienteoccidente, Arte&Musica, ACLI, Associazione La Piazzetta di Pulicciano, L’ingegneria del buon sollazzo, per la seconda edizione bucolica “open air” dell’estate.
> COME PARTECIPARE:Il pranzo sociale è riservato ai soci dell’associazione La Scena Muta e per partecipare è previsto un contributo di 15 euro. La tessera de La Scena Muta 2015 costa 5 euro, ma per i nuovi soci tessera e pranzo costeranno solo 18 euro. Diventando soci, sarà poi possibile inoltre fruire di un prezzo speciale per tutte le iniziative in cui è coinvolta La Scena Muta.
prenotazioni: lascenamuta@gmail.com – info@matson.it – tel. 055.9120363 – 335.6159643
Il Borgo per quel giorno verrà reso pedonale quindi le auto le potrete lasciare sulle strade limitrofe e raggiungere la piazzetta a piedi
la BANDA IMPROVVISA a Reggello (FI)
I SUONI DEL MONDO DI BANDA IMPROVVISA
sabato 25 luglio . REGGELLO (AR) . Piazza Potente – ore 22
Il Festival Orientoccidente sbarca per la prima volta a Reggello e lo fa con una delle sue proposte più prestigiose: Banda Improvvisa. L’ensemble diretto da Orio Odori suonerà sabato 25 luglio, alle ore 22 in piazza Potente (nell’ambito della Notte Bianca con tutti i negozi aperti e degustazioni e assaggi nei bar e nei ristoranti del paese).
Banda Improvvisa si presenterà con un rinnovato programma in cui sono stati inseriti nuovi brani e alcuni classici del suo repertorio, tutti composti da Odori, e con la presenza di tre musicisti molto apprezzati nell’ambito dei “suoni del mondo” e della musica di ricerca: Ruben Chaviano al violino, Arlo Bigazzi al basso ed Ettore Bonafé alle percussioni.
Nata in seno all’etichetta discografica Materiali Sonori e con la complicità della Filarmonica G. Verdi di Loro Ciuffenna (che ne è la base di appassionati musicisti), Banda Improvvisa si è affermata in quasi quindici anni di attività con una ricca discografia, colonne sonore, centinaia di concerti ovunque e importanti collaborazioni (da Alessandro Benvenuti a Bandabardò a Daniele Sepe). E’ un intreccio di generazioni, ma con molti giovani come protagonisti, perché una banda è comunità per definizione e sintesi, è condivisione e insieme diversità. E’ lo “strumento” giusto per una storia che vuole raccontare la fantasia e la creatività, attraverso la musica, intrecciandosi con culture musicali diverse.
L’evento è organizzato dal Comune di Reggello ed è una produzione originale di Orientoccidente.
Ingresso libero.
CASA DEL VENTO a Traiana – Terranuova Bracciolini
LA STORIA VENTENNALE E LE STORIE CANTATE
DI CASA DEL VENTO
venerdì 24 luglio . TRAIANA – TERRANUOVA BRACCIOLINI (AR) . Traiana Summer Fest – ore 21.30
Come semi nel vento… è il ritorno di Casa del vento al Festival Orientoccidente. E’ l’unica band italiana che ha avuto l’onore di collaborare con Patti Smith e lo ha fatto anche in una memoriabile serata proprio durante il festival valdarnese. Adesso si presenteranno venerdì 24 luglio, alle ore 21.30, nella piazza centrale di Traiana, un borgo dell’altopiano nel comune di Terranuova Bracciolini. E’ un concerto che si colloca nell’ambito della collaborazione fra il Traiana Summe Fest, organizzato da Dritto E Rovescio, e Orientoccidente.
Ventun’anni di coerente ricerca musicale e di narrazione. Da Woody Guthrie al rock irlandese alle cento storie di resistenza e di opposizione, ballate e canzoni scritte con la linfa dell’impegno sociale. Folk e rock. Il gruppo aretino ha celebrato in questi mesi le importanti tappe della sua incessante attività con il cofanetto “Semi nel vento”, quattro cd e un dvd realizzati grazie a una campagna di crowdfunding.
A Traiana, per un’occasione così speciale, la Casa si presenta con la formazione storica composta da Luca Lanzi (voce, chitarra), Sauro Lanzi (fisarmonica), Massimiliano Gregorio (basso), Fabrizio Morganti (batteria), Andreas Petermann (violino), Riccardo Dellocchio (chitarre), e che si arricchisce della presenza del violinista (e molto altro) Francesco Moneti, colonna dei Modena City Ramblers.
“Riguardo alla Casa del Vento devo dire che loro sono veramente speciali perché sono così intuitivi e molto simili alla mia band. Hanno suonato due canzoni in Banga, Costantine’s dream e Seneca, senza provarle prima. Hanno capito le canzoni e ne hanno toccato i sentimenti, hanno improvvisato le musiche. La creatività che hanno portato nel mio album è unica… è stata una esperienza meravigliosa!”. Così si è espressa Patti Smith, ai microfoni di Radio Capital con Luca De Gennaro.
Alle ore 20.30, durante la “Cena nel giardino” (menù di pappa con il pomodoro, zuppa cipolle, ziucchine ripiene, ricotta e menta), concerto della band Petralana in “ A che ora arriva il DJ?”. E all’alba del 25 luglio (alle ore 6) il Concerto nella vigna con il chitarrista Alberto Checcacci e il clarinettista Lorenzo Iosco (con colazione siciliana a base di cannoli e granite).
Ingresso libero.
ROBERTA BIAGIARELLI in [ A come Srebrenica ] a San Giovanni Valdarno
LO SPETTACOLO DI ROBERTA BIAGIARELLI
DEDICATO ALL’ECCIDIO DI SREBRENICA
mercoledì 22 luglio . SAN GIOVANNI VALDARNO (AR) . Piazza Masaccio – ore 21.30
Nel suo viaggiare fra forme espressive diverse, Orientoccidente propone un altro spettacolo teatrale e ritorna nella memoria sull’eccidio di Srebrenica, vent’anni dopo la guerra in Bosnia. E’ uno dei temi di questa undicesima edizione del festival, come esempio per non dimenticare le pulizie etniche e i problemi di convivenza ancora irrisolti in Europa e nell’area del Mediterraneo. Mercoledì 22 luglio, alle ore 21.30, in piazza Masaccio a San Giovanni Valdarno, l’eccellente attrice marchigiana Roberta Biagiarelli presenterà il suo “A come Srebrenica”, un monologo che ripercorre quella tragedia sulla base di un testo di straordinaria forza ed efficacia emotiva, da lei stessa costruito attraverso ricerche, viaggi e incontri sui luoghi del massacro. E’ un pezzo importante di una storia a cui manca ancora una piena assunzione di responsabilità, dove la ragion di stato e gli interessi di politica internazionale hanno giocato a risiko con la vita di decine di migliaia di persone. E’ un grido di dolore, una testimonianza, una speranza, oggi sempre più attuale. Un evento senza più aggettivi possibili, una città assediata per tre anni, migliaia le vittime.
“Dopo tutti questi anni (oltre 16) il mio impegno professionale, ma soprattutto umano verso Srebrenica e più in generale verso la Bosnia Erzegovina – dichiara Biagiarelli nel presentare il suo lavoro – potrebbe considerarsi arrivato al capolinea, e invece no, in questo 20° anniversario del Genocidio di Srebrenica (1995-2015) tutto per me si rafforza e acquista maggior vigore. Le azioni iniziate nel lontano 1998 si sono dirette con incessante passione e originali modalità verso quella zona dove è stata scritta una delle pagine più oscure del Novecento”.
Sola sul palco, l’attrice, senza scene né costumi, racconta in poco più di un’ora una storia drammatica che ha riguardato migliaia di persone che avevano un nome, un volto, sogni e progetti e che oggi sono spesso solo un numero. La grande capacità narrativa di Roberta Biagiarelli, i cui gesti sono una formidabile partitura, così come i cambiamenti di sguardo, di toni di voce e d’accento, porta a una viva partecipazione di una vicenda che non bisogna dimenticare.
L’evento è organizzato da Orientoccidente e Comune di San Giovanni Valdarno (città gemellata con Srebrenica) in collaborazione con A.G.E.S.C.I. San Giovanni Valdarno e Comitato Non Dimenticare Srebrenica.
Ingresso libero.
DIESIS TEATRANGO in [ autoritratto – segni e parole di genti e paesi ] a Montevarchi
IL NUOVO SPETTACOLO DI DIESIS TEATRANGO:
AUTORITRATTI DI GENTI E PAESI
domenica 19 luglio . MONTEVARCHI (AR) . Anfiteatro di Ginestra – ore 21.30
Teatro e musica migrante per Orientoccidente: la compagnia Diesis Teatrango presenta lo spettacolo “Autoritratto – segni e parole di genti e paesi”, domenica 19 luglio alle ore 21.30 a Montevarchi, nell’anfiteatro di Ginestra Fabbrica della Conoscenza. E’ un’ideazione ed elaborazione scenica di Piero Cherici e Barbara Petrucci, con la collaborazione di Giovanni Zito. Con in scena Graziella Bettini, Chiara Melani, Massimo Currò, Daniele Gonnelli, Irina Mirzoeva, Filippo Mugnai, Sandra Piomboni, Lucia Romoli, Andrea Roselletti.
Si tratta di un evento articolato sulle biografie: racconti, azioni, musica. Biografie che si manifestano in riti, affetti, quotidiano e straordinario nella propria storia e nella propria cultura. Le musiche sono eseguite dall’ensemble multiculturale In Accordo, un progetto prerato dalla violinista Marna Fumarola.
Il gruppo musicale è composto da Eleonora Abvate, Davide Bartolucci, Salvatore Della Corte, Munir El Bibas, Amar Preet Singh, Valentina Palazzeschi, Elisa Zito.
La performance nasce dal percorso formativo del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale di Diesis Teatrango, e accoglie contributi del Centro d’Ascolto per cittadini stranieri del Comune di Montevarchi, centrando la drammaturgia sul segno biografico scritto, narrato e agito.
[ una produzione Orientoccidente – Diesis Teatrango ]
CRISTIANO DE ANDRE’ in concerto a Montevarchi
IL CONCERTO ACUSTICO
DI CRISTIANO DE ANDRE’
giovedì 16 luglio . MONTEVARCHI (AR) . piazza Varchi – ore 21.30
Dopo lo strepitoso successo della “notte della taranta” a San Giovanni Valdarno, l’undicesima edizione del Festival Orientoccidente si presenta adesso a Montevarchi con un altro dei suoi eventi principali che celebrerà i momenti più alti della canzone d’autore italiana e della canzone che si fa poesia.
Giovedì 16 luglio, in piazza Varchi alle ore 21.30, l’atteso concerto di Cristiano De André che interpreterà i suoi successi e i brani del suo ultimo album, la speciale riedizione di “Come in cielo così in guerra”. Quindi potremo ascoltare brani come “Invisibili”, “Credici”, “Non è una favola”, oltre ad alcuni capolavori del grande Faber, riarrangiati con dedizione in versione acustica e ormai entrati a far parte del repertorio live di Cristiano (da “Andrea” a “Creuza de ma”, a “La Canzone di Marinella”, “La cattiva strada”, “Un giudice”… ). Un concerto ricco di intense emozioni dove si avvicendano momenti molto intimi e momenti di grande coinvolgimento, e che esalta, proprio con la formula dell’acustico, l’innata capacità scenica di Cristiano e il valore dei testi di entrambi gli autori.
“In questo tour porto sui palchi italiani il mio repertorio intrecciato con i pezzi di mio padre, per il quale nutro un grande affetto e altrettanta stima. Parlo di me stesso e di ciò che mi è intorno e ho pensato che il modo migliore per farlo fosse arrangiare i brani in una nuova veste acustica, calda e sincera. Così durante i concerti il pubblico si emoziona e canta con me”.
Cristiano De Andrè quindi riprende la strada del palcoscenico, ma questa volta senza una band: sarà accompagnato, tra voci, bouzouki, piano e chitarre, “solo” dall’ottimo Osvaldo Di Dio, chitarrista e compositore napoletano.
Ingresso libero.
[ faber in sardegna ] un film tributo a FABRIZIO DE ANDRE’ di Gianfranco Cabiddu a Pergine Valdarno
ORIENTOCCIDENTE 2015:
UN OMAGGIO AL PIU’
GRANDE CANTAUTORE ITALIANO.
mercoledì 15 luglio . PERGINE VALDARNO (AR) . piazza del Comune – ore 21.30
Musica, pensieri, aneddoti e un grande concerto saranno i protagonisti del film concerto. Faber in Sardegna è il film dalla doppia anima che unisce armoniosamente, in due ore di musica indimenticabile, il racconto del rapporto tra Fabrizio De André e un luogo speciale come l’Agnata in Sardegna, con l’ultimo memorabile concerto del cantautore genovese, ripreso dal vivo al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998 e disponibile ora in una versione mai vista prima, restaurato e rimasterizzato in ultra HD con audio 5.1.
“Mi sembra proprio di raccontare una bellissima favola: c’era una volta, e per fortuna c’è ancora, una follia tanto tanto amata che si chiama Agnata”. Dori Ghezzi introduce così la prima delle due anime del film “Faber in Sardegna”, regia di Gianfranco Cabiddu, che alterna efficacemente passato e presente: il passato evocato dalle rare immagini d’archivio che ritraggono Faber all’Agnata, con fotografie e spezzoni di filmati familiari uniti alle testimonianze inedite di varie personalità della cultura – tra cui Renzo Piano – e della musica, così come di molti amici sardi del cantautore, che raccontano un De André privato e intimo, mettendo in luce la vita di un uomo che, smessi i panni dell’artista conosciuto da tutti, indossa quelli dell’allevatore e del contadino. Il presente, invece, va oltre il tempo, concentrandosi sulla sua musica, suonata oggi dai tanti musicisti che ogni anno all’Agnata danno vita a dei concerti unplugged. Tra questi, insieme a Cristiano De André, ci sono Morgan (autore di una commovente versione di “Canzone dell’amore perduto” al pianoforte), così come Paolo Fresu, Danilo Rea, Gianmaria Testa, Lella Costa, Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli.
Il film sfocia, attraverso la vita di Faber (nome dato da Paolo Villaggio a De Andrè per la sua predilezione all’uso dei pastelli dall’omonima marca), nell’ultima performance dal vivo di De Andrè interamente ripresa dalle telecamere al Teatro Brancaccio di Roma, nel febbraio 1998, meno di un anno prima della sua scomparsa. Il concerto rievoca quell’atmosfera senza tempo e così speciale a cui solo Faber sapeva dar vita. Brani celebri come Crêusa de mä, Dolcenera, Khorakhané, A Cumba, Il Sogno di Maria, La città Vecchia, Anime Salve, Il testamento di Tito, Tre Madri, Via del Campo e Il Pescatore vengono introdotti da un De André emozionato di fronte al pubblico entusiasta e, allo stesso tempo, estasiato nell’ascoltare i suoi pensieri tradotti in parole e musica. Sul palco, accompagnano il cantautore alcuni straordinari musicisti, fra i quali i suoi figli: Cristiano, alla sua destra, incanta il pubblico con il violino, e Luvi, tra le voci femminili, interpreta soavemente la poesia in lingua Rom al termine di Khorakhané. Un concerto indimenticabile, rimasto nel cuore di appassionati e fan.
Un ricordo meraviglioso per chi era presente e vuole rivivere quelle emozioni, così come una straordinaria eredità per tutte le nuove generazioni, desiderose di conoscere meglio, come l’ha definito Fernanda Pivano, “il più grande poeta che l’Italia ha avuto negli ultimi 50 anni”.
prodotto da Microcinema.
LA NOTTE DELLA TARANTA con il CANZONIERE GRECANICO SALENTINO a San Giovanni Valdarno
ORIENTOCCIDENTE 2015:
LA GRANDE MUSICA DEL SALENTO
CON IL CANZONIERE GRECANICO SALENTINO
#tuttiaballarelatarantainpiazzamasaccio
martedì 14 luglio . SAN GIOVANNI VALDARNO (AR) . piazza Masaccio – ore 21.30
Il Festival Orientoccidente, nell’edizione ispirata alla libertà, torna a dedicare una serata di fuoco alla taranta e alla musica tradizionale del Salento. E lo fa a San Giovanni Valdarno, martedì 14 luglio, in piazza Masaccio alle ore 21.30, con un gruppo storico che ha pochi pari nella world music internazionale contemporanea: il Canzoniere Grecanico Salentino. Quant’anni di attività (non a caso il suo nuovo sorprendente album si intitola “Quaranta”) sempre in bilico fra tradizione e innovazione, l’eredità del tarantismo, la Puglia. Musica che suona intensa, misteriosa, attuale. Un grande concerrto di nuove canzoni e soprattutto di antiche danze che fanno trasparire un’urgenza comunicativa non comune, fondendo sapientemente testi che trattano temi strettamente attuali con un linguaggio musicale popolare rivisto e riarrangiato secondo un gusto che parla alla sensibilità di oggi. Voci stratificate che rimandano a un passato ancestrale, ritmi vorticosi ipnotici e travolgenti, ma anche ballate dolci e delicate, tutto questo è il nuovo progetto del Canzoniere dove violino, tamburelli, corde, organetto e fiati creano soluzioni musicali mai scontate, mescolando passato e presente e diventando baluardo di una tradizione che si rinnova.
“Siamo partiti da una riflessione sull’eredità del tarantismo – racconta Mauro Durante – e la taranta era quel demone zoomorfo, quel male di vivere, che dall’esterno entrava dentro di te attraverso il morso e che ti impediva la felicità e il proseguimento sereno della vita. Attraverso un complesso rituale la comunità lo curava, permettendogli di esorcizzare i suoi demoni e riprendere la vita…”
E quindi tutti a ballare pizziche e tarante in piazza Masaccio! Con Mauro Durante (voce, percussioni, violino), Emanuele Licci (voce, chitarra, bouzouki); Maria Mazzotta (voce, percussioni); Giancarlo Paglialunga (voce, tamburello); Massimiliano Morabito (organetto); Giulio Bianco (zampogna, armonica, fiati popolari); Silvia Perrone (danza).
Ingresso libero.
LA NOSTRA MEMORIA INQUIETA – seconda proiezione di film in pellicola a San Giovanni Valdarno
UN CICLO DI FILM IN PELLICOLA
PER RICORDARE LA LIBERAZIONE:
“UN GIORNO DA LEONI”
Dopo il grande successo della prima proiezione, con centiniaia di persone ad assistere, nella piazza delle vecchie mura a San Giovanni Valdarno, a “La marcia du Roma” di Dino Risi, continua la rassegna cinematografica in cinque film in pellicola dedicata al Settantesimo della Liberazione organizzata da Comune, Cine Club Fedic e ANPI Valdarno, nell’ambito del Festival Orientoccidente. Si tratta de “La nostra memoria inquieta” e i film proposti tracciano un percorso che va dall’avvento del fascismo all’Italia del dopoguerra. Lunedi 13 Luglio, alle ore 21.30, sarà la volta del film di Nanni Loy “Un giorno da leoni” (1961) con Renato Salvadori, Tomas Milian, Nino Castelnuovo. Mentre lunedi 20 Luglio sarà il momento di una importante particolarità, una rarità per gli appassionati di cinema: la proiezione dell’edizione americana di “Roma Città aperta”, in italiano ma con i sottotioli in inglese. “Open City” è il titolo che venne dato dai distributori di oltreoceno al capolavoro di Roberto Rossellini interpretato da Anna Magnani e Aldo Fabrizi. La rassegna continuerà poi lunedi 27 luglio quando verrà proiettato “Il federale” (1961) con Ugo Tognazzi e Georges Wilson e regia di Luciano Salce, mentre lunedi 3 agosto la serie di concluderà con il film “Una vita difficile” di Dino Risi (1961) con Alberto Sordi e Lea Massari.
La particolarità della rassegna, in un mondo ormai completamente digitale, sono le proiezioni tutte in pellicola super 8 e 16 mm.
A cura di Alessandro Elmetti, Alberto Vangelisti, Stefano Bianchini, Luciano Peri.
Ingresso libero.