Orientoccidente 2008
ORIENTOCCIDENTE 2008
LATINOAMERICA NON SOLO.
“Quello che ci dà fiducia sono i grandi valori dell’umanità,
la certezza che questi valori prevarranno e non potranno essere distrutti”
Salvator Allende (1908 – 1973)
Nel 1973 il corpo di Victor Jara fu ritrovato crivellato dalle pallottole. Per sfregio, a lui che era un poeta e anche un ottimo chitarrista, i soldati di Pinochet, prima di ucciderlo, gli avevano rotto mani e polsi. Gli aguzzini del colpo di stato che aveva rovesciato il legittimo governo di Allende avevano capito che in quelle mani c’era la forza della libertà e della democrazia. La forza liberatrice e comunicativa della musica e della poesia. Della cultura non come recinto invalicabile ma come contenitore di frammenti, testimone delle proprie tradizioni e, allo stesso tempo, strumento di confronto e di pace.
Orientoccidente, il festival delle culture migranti, dei meticciati musicali e delle tradizioni in movimento, nel suo quarto giro d’orizzonte propone alcuni di questi frammenti, partendo dalla grande storia musicale e civile del continente latinoamericano. Per provare a muoversi verso altri luoghi. Come partire, ritornare, ritrovarsi. Come traccia di possibili percorsi di reciproche influenze.
GINEVRA DI MARCO
“Stazioni Lunari prende terra a Puerto Libre”: i Puertos Libres in Messico erano una sorta di porti franchi per ogni mercanzia che arrivava dal mondo sulle loro rive. Luoghi unici. Punti di arrivo e di accoglienza. Come canti in continua trasmigrazione, abitanti dei corpi e dei cuori di chi li accoglie. Arrivano da lontano per raccontare l’amore, la fatica, la gioia. Il “Puerto Libre” per la magnifica voce di Ginevra si sviluppa fra musica popolare e canzone d’autore: canti dal Messico e dal Cile, e poi Grecia, Balcani, Portogallo, Francia, Bretagna. Gli italiani del Sud e quelli di Toscana. La sua gente, le sue origini. Si dice che solo chi ha radici può fiorire… Sul palco un piano, una batteria al minimo, una chitarra acustica e una classica, uno tzouras, una voce, più voci. Dalla saggezza di Francesco Magnelli arrangiamenti e rivisitazioni essenziali, in un concerto che unisce i momenti più intimi a quelli che hanno il sapore delle feste di paese, della musica cantata dalla gente da sempre. Con Ginevra Di Marco (voce); Francesco Magnelli (piano, magnellophoni); Andrea Salvatori (chitarra, tzouras); Marzio Del Testa (batteria).
martedì 15 luglio Montevarchi piazza Varchi
ORCHESTRA MULTIETNICA di AREZZO BANDA DI PIAZZA CARICAMENTO di GENOVA
Se nei vari “pacchetti sicurezza” che il legislatore periodicamente tenta di far passare, venisse inserito l’obbligo di costituire ovunque orchestre musicali composte di immigrati e di italiani, forse verrebbe dato un piccolo ma reale contributo all’integrazione e al rispetto reciproco. Ne siamo convinti, guardando alle tante (ma ancora poche) esperienze di formazioni multietniche che stanno nascendo oggi in Italia. Per esempio a Genova. E’ una città di mare, da sempre multietnica. La Banda di Piazza Caricamento (con la direzione di Davide Ferrari) è il simbolo artistico della convivenza e della non violenza, della creatività e della metamorfosi culturale, con musicisti provenienti dai cinque continenti. Per esempio ad Arezzo. L’Orchestra Multietnica, diretta da Jamal Ouassini ed Enrico Fink, un arabo e un ebreo, per accentuare ulteriormente il messaggio di pace contenuto nel progetto. Coordinata da Massimo Ferri, si presenterà anche quest’anno dal vivo con un repertorio di brani di tradizione araba, ebraica, dell’est europeo e del Bangladesh, in parte proposti dai direttori e in parte direttamente dai componenti dell’orchestra.
venerdì 18 luglio Arezzo piazza Libertà
TIZZI ABDERAZAK
Ancora la musica come veicolo di pace, accoglienza, confronto. E’ lo spirito del nostro festival. Che può indicare complicati viaggi per il mondo, ma che non dimentica mai il Mediterraneo e i rapporti fra i popoli che vivono sulle sue rive. I luoghi cioè da dove siamo partiti e l’intento di relazionarsi con i migranti e le loro culture. Gli amici arabi del Valdarno ci propongono un’ ensemble composto da quattro musicisti marocchini, della cultura musicale Naraj, espressione diretta della comunità islamica figlinese: musiche, ritmi e strumenti di una tradizione antica e affascinante.
sabato 19 luglio Figline Valdarno piazza Ficino
La BANDA IMPROVVISA : [ Concerto Multicolore ]
con Sabina MANETTI, Anna GRANATA, Eli BELAJ, Sekou & Yacouba DEMBELE’
La carovana musicale diretta da Orio Odori ci ha ormai abituato alle contaminazioni e agli incontri imprevedibili (dalla Kocani Orkestar alla Banda di Santiago de Cuba, da Daniele Sepe fino ad Alessandro Benvenuti…). La sua filosofia è mettere a confronto la tradizione bandistica con i suoni del mondo, con la canzone popolare e d’autore, con il jazz e il rock. Il suo “Concerto Multicolore” è una di queste scommesse. E’ l’incontro con il canto delle donne: con le belle voci mediterranee e cosmopolite di Anna Granata e Sabina Manetti e con la cantante albanese Eli Belaj, magnifica voce tradizionale e moderna allo stesso tempo. A queste voci si sono aggiunti altri colori: il violino del cubano Ruben Chaviano Fabian, il flauto africano, il djmabè e il ballophon di Sekou e Yacouba Dembelé, dal Burkina Faso. Ricche occasioni di conoscenza e di scambio. E Arlo Bigazzi (basso), Paolo Corsi (percussioni), Stefano Bartolini (sax), la Filarmonica G.Verdi di Loro Ciuffenna. Un concerto che vuole ripercorrere molti dei sentieri tracciati dal festival in questi anni.
giovedì 24 luglio Cavriglia piazza Berlinguer
VANESSA DA MATA
Ecco il Brasile! Quello più cosmopolita e versatile. Bella voce, nata lontana dal mare, nel Mato Grosso, Vanessa Da Mata ha una qualità preziosa: le sue canzoni che passeggiano tra vari ritmi pop, si applicano all’orecchio dopo pochi ascolti e hanno un sapore naif, da ragazza ancora sognante. Una rivelazione. La sua carriera inizia a quattordici anni, quando si trasferisce da sola a milleduecento chilometri da casa e inizia a esibirsi nei bar e in piccoli locali. Ma la sua produzione artistica è un fiume in piena e si afferma subito come autrice, scrivendo per Maria Bethania, per Caetano Veloso e per molti altri. Il Brasile scopre di avere una nuova grande autrice e Vanessa intraprende nel 2002 la sua carriera solista, realizzando finora tre album che hanno un grande successo e circondandosi sempre di eccellenti musicisti (da Sly & Robbie, due icone della musica giamaicana, a Ben Harper come ospite d’onore del suo nuovo disco e coautore del singolo “Boa Sorte”).
martedì 29 luglio San Giovanni Valdarno piazza Masaccio
TRILOK GURTU & ALTA MADERA
E’ proprio vero che, in fondo, Cristoforo Colombo partì per cercare gli indiani e invece trovò gli indios… S’immaginava i popoli e le città descritte da Marco Polo e trovò altre civiltà. Il mondo è questo e l’ umanità che lo abita te la ritrovi nei percorsi più improbabili. Spesso animata dallo stesso spirito, dalla stessa sensazione di vita. “Todo el mundo suena igual”. E allora un grande percussionista indiano incontra un eccellente trio di musica latino americana, con due italiani (uno pugliese…) e un violinista cubano, di Santa Clara. Trilok Gurtu è un batterista e compositore nato a Bombay, ha suonato con mezzo mondo e ha inventato uno stile percussivo unico, fondendo la tecnica indiana a quella occidentale. Raga e jazz. Alta Madera si è affermato (con tre sorprendenti dischi) per il suo stile originale, dominato dalle corde, senza percussioni. Un ensemble perennemente in viaggio fra le tradizioni dell’America Latina e la sensibilità mediterranea. Con Ruben Chaviano (violino), Mino Cavallo (chitarre), Filippo Pedol (contrabbasso).
giovedì 31 luglio San Giovanni Valdarno piazza Masaccio
TOPAZIO : [ Capoeira e Maculelè”]
La Capoeira è una lotta-acrobatica danzata e accompagnata dal suono di strumenti tradizionali. Risale all’epoca coloniale: era infatti una lotta di difesa e di resistenza nelle piantagioni da parte degli schiavi africani. Guerrieri da sempre nei loro paesi d’origine, non rinunciarono mai all’espressione fisica del combattimento e adottarono furbescamente questa spettacolare lotta che, agli occhi di uno spettatore inesperto, trasformava in danza un combattimento in piena regola. Il Maculelè sono invece esercizi con bastoni e machete, una danza anch’essa originaria delle piantagioni degli schiavi. La Danza del Fuoco rende omaggio a Xangò, una delle divinità più autorevoli del Pantheon religioso afro-brasiliano. E infine il “Samba de Roda”, tipico delle feste di strada, è costituito da danze, musiche e canti accompagnati da svariati strumenti a percussione di origine africana. Questo è il fascinoso viaggio attraverso la tradizione del Brasile più profondo che ci propone il “Grupo international de Capoeira Topazio”, proveniente dalla città di Salvador.
mercoledì 6 agosto Castello di Capannole (Bucine)
ARAUKANIA KUINTET
I migliori musicisti cileni riuniti intorno alle figure di Violeta Parra e Victor Jara, due grandi poeti musicali, protagonisti di una stagione straordinaria della canzone popolare e di impegno civile in America Latina. Il progetto di Araukania (dal nome di un antico popolo indigeno) ripercorre le loro note in chiave world-jazz e rock, con quel classico sapore latino tipico di gran parte della musica del continente sudamericano. I musicisti del quintetto sono parte della storia artistica contemporanea del Cile, convinti di riscattare il significato universale dell’opera di questi due cantautori popolari (basta pensare all’immortale “Gracias A La Vida”). Tradizione ribelle, carne e sangue di un’epoca incancellabile. Ne conserva le linee melodiche originali e le interpreta con intelligenza, scoprendo aspetti nascosti, esplorando nuove emozioni, sintetizzando l’opera di questi grandi compositori verso una più ampia prospettiva latinoamericana. Con Jaime Vazquez (sax, fluto); Jorge Campos (basso); Pablo Paredes (piano); Mimmo Campanale (campanale); Giorgio Varas (percussioni).
giovedì 7 agosto Montevarchi piazza Varchi
HELENA RUEGG
JAVIER GIROTTO & AIRES TANGO
Musica che vuole essere memoria collettiva, denuncia, ricordo personale. La musica ne è capace, rimescolando le sue strutture e gli strumenti che usa. Il bandoneòn, organetto d’invenzione tedesca, è il simbolo del tango argentino. Nelle sapienti mani di Helena Ruegg diventa un giusto veicolo. Helena suona, canta, recita ed è una delle bandoneiste più brave al mondo. Tedesca ed ebrea errante (parla sette lingue). Le sue canzoni si muovono fra tradizione yiddish e tango: ironia, poesia, tragedia. Javier Girotto è argentino. Sassofonista e compositore, ha fondato Aires Tango nel 1994, ispirandosi alle proprie radici musicali e, fondendole con le modalità espressive tipiche del jazz, crea un terreno musicale nuovo. Un esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzola: melodia tangueira e improvvisazione jazzistica. Un tango trattato, dalle caratteristiche spiccatamente latine: gli echi del passato si fondono con i linguaggi musicali più moderni. Con Javier Girotto (sax soprano e baritono, flauti andini); Alessandro Gwis (pianoforte); Marco Siniscalco (basso); Michele Rabbia (percussioni).
venerdì 29 agosto Terranuova Bracciolini piazza Liberazione
RUBEN CHAVIANO y CUBA REUNION
La tradizionale festa finale che conclude Orientoccidente, e intercetta la “festa del Perdono” di Castelfranco di Sopra, è un “ritorno a Cuba”, culla di ritmi e musiche. Protagonista quello che è il vero (e forse inconsapevole) mentore dell’intero percorso del festival: il violinista Ruben Chaviano Fabian. Ancora lui…
E’ il suo nuovo progetto con musicisti cubani residenti in Europa e musicisti italiani appassionati di musica caraibica: rivalutare e sviluppare i concetti che stanno alla base del rapporto tra musica latina e jazz, fusione di due culture distinte all’origine, ma unificate nel processo finale dal poliedrico stile del jazz latino. Rivisitazione delle vecchie melodie cubane e delle tipiche melodie provenienti dal continente americano, intrise di molteplici sfumature che vanno dalle tradizionali ritmiche della cultura cubana come “Rumba”, “Son”, “Guaracha”, alle tipiche strutture della cultura jazz. Con Ruben Chaviano Fabian (violino, voce); Sandro Garbey (tromba, voce, percussioni); Maurizio Degasperi (piano, cori); David Lanzarito (baby bass, cori); Juan Hector Batikuero (percussioni, cori).
domenica 31 agosto Castelfranco di Sopra piazza V.Emanuele
[ il TIBET si racconta ]
a cura di Casa Masaccio – San Giovanni Valdarno
con l’Università Monastica di Gaden Jangtse
lunedì 21 (inizio ore 18) – domenica 27 luglio . piazza Masaccio
Costruzione di un Mandala (i monaci che hanno iniziato il Mandala procederanno alla sua dissoluzione – simbolo della caducità di tutte le cose del mondo – nel pomeriggio di domenica 8 giugno)
martedì 22 – domenica 27 luglio – Casa Masaccio (corso Italia, 83)
Thangka : arte e spiritualità dalla terra delle nevi
martedì 22 luglio – ore 21.30 – piazza Masaccio
Melodie e musiche sacre tibetane con i Monaci del Monastero in esilio di Gaden Jangtse – Karnataka State (India).
in collaborazione con l’Associazione Culturale Kailash onlus e con il Centro Buddhista Gajang Jang Chub